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Come migliorare la pagina carrello di un e-commerce

In un precedente articolo abbiamo spiegato quali sono le best practice per ottenere una scheda prodotto efficace, capace di convincere anche l’utente più scettico ad acquistare il prodotto. 

Oggi vi parleremo di come migliorare la pagina carrello del vostro e-commerce.

I tassi di abbandono della pagina carrello


Molti pensano che una volta cliccato sul fatidico bottone “Aggiungi al carrello” il più è fatto, l’utente  concluderà l’acquisto e l’incasso è garantito. Purtroppo non è così semplice, in quanto l’abbandono dei carrelli è una delle piaghe che affligge gli e-commerce di tutto il mondo.

Nonostante l’e-commerce, anche in Italia, abbia avuto un incremento notevole negli ultimi 5 anni, secondo uno studio  del Baymard Institute ApS nel 2022 il tasso di abbandono del carrello in un e-commerce è del 69.99%!

Un percentuale ancora troppo alta, che potrebbe dipendere in parte dal comportamento degli utenti e in parte da errori o carenze nel sito.
Questi numeri però possono essere migliorati, cercando  di capire le cause dell’abbandono e migliorando la user experience.

Come calcolare il tasso di abbandono del tuo e-commerce

Il tasso di abbandono può essere calcolato con questa semplice formula
(N° visualizzazioni pagina “Processo di acquisto”/N° visualizzazioni pagina “Carrello con prodotti”) x100

Va detto che un tasso minimo di abbandono è del tutto normale, anche per i big dell’e-commerce e che spesso i potenziali clienti se ne vanno semplicemente  perchè, dopo un entusiasmo iniziale, hanno perso motivazione a proseguire l’acquisto.

Comprendere le varie problematiche del carrello è un lavoro lungo che potrebbe richiedere tool di monitoraggio (spesso molto costosi) e parecchie ore di raccolta dati e visione di video. 

Perchè gli utenti abbandonano il carrello?

Anche se è difficile avere un quadro chiaro delle motivazioni,  ci sono alcuni errori molto frequenti che possono portare l’utente a rinunciare all’acquisto, ecco un elenco:

  • Pagina non adatta ai Mobile Devices: più del 40% degli acquisti ormai avviene tramite mobile, quindi se  la pagina non è pensata per la visualizzazione da smartphone risulta molto difficile proseguire;
  • Elementi di distrazione: la presenza di call to action diverse dall’acquisto, o di pulsanti che portano ai vari social, può portare ad un abbandono immediato del carrello;
  • Costi aggiuntivi a sorpresa: non c’è nulla di più irritante che trovarsi che spese  aggiuntive di cui non si era al corrente, in particolar modo se, come spesso accade, queste ultime superano il valore dell’acquisto;
  • Tempi di consegna troppo lunghi : l’utente si aspetta di ricevere il suo acquisto in tempi brevi, scoprire al carrello che questa attesa sarà lunga è una brutta sorpresa;
  • Obbligo di registrazione: molti utenti, per motivi di privacy o mancanza di tempo, non vogliono registrarsi al sito, soprattutto se si tratta del loro primo acquisto;
  • Call to Action non chiare: l’utente deve  essere guidato per concludere l’acquisto, ma spesso i pulsanti per aggiungere codici sconto, o semplicemente proseguire, non hanno il giusto spazio e visibilità  all’interno della pagina (specie da mobile).
  • Assenza di garanzie: prima di proseguire possono sorgere mille dubbi dell’acquirente, specie se è la prima volta che compra qualcosa sul nostro e-commerce, e la mancanza di garanzie adeguate, come la sicurezza nei pagamenti o le recensioni di altri utenti,  può portare all’abbandono; 
  • Pochi metodi di pagamento: diversi e-commerce non propongono sufficienti metodi di pagamento, e questo può scoraggiare l’utente a proseguire.

Best Practices per un carrello efficace

Premesso che ogni sito è differente e bisogna fare di ognuno un’analisi dettagliata possiamo riassumere qua le principali Best Practices per ottimizzare il carrello e fornire una serie di informazioni utili a concludere l’acquisto.

  • Be responsive: è fondamentale avere un sito adattabile a ogni device, in particolare pagina prodotto, carrello e checkout devono essere realizzate con la massima cura per risultare chiare e semplici  su smartphone;
  • Incoraggiare la creazione di un Account:  l’acquisto deve essere possibile anche per gli utenti ospiti, tuttavia è utile mostrare i vantaggi riservati agli utenti registrati;
  • Evidenziare le CTA: ordinare bene gli elementi, dare il giusto respiro ed evidenziare le Call To Action è indispensabile per tenere alta l’attenzione e incoraggiare l’acquisto;
  • Valorizzare le Garanzie: mostrare chiaramente garanzie come pagamenti sicuri o resi facili rassicura gli utenti sull’affidabilità dell’e-commerce;
  • Evidenziare la Spedizione Gratuita: se il tuo e-commerce offre questo servizio evidenzialo in ogni pagina, chiarendo anche se c’è un valore minimo per ottenerla;
  • Mettere in chiaro da subito eventuali costi aggiuntivi:  le spese di spedizione vanno mostrate in maniera chiara e visibile su tutte le pagine. 
  • Tempi di spedizione: un utente in genere si aspetta di ricevere il suo ordine entro 4 giorni, quindi se non siamo in grado di garantire queste tempistiche è sempre bene specificarlo in tutte le pagine, in particolare nella scheda prodotto. Se il corriere lo permette offrì anche un servizio di tracciamento pacco.
  • Usare le recensioni: le opinioni degli altri clienti sono fondamentali per creare un senso di fiducia nell’utente soprattutto nelle fasi finali di acquisto. Servizi come Feedaty o Trustpilot, raccolgono in maniera seria ed efficace le le opinioni dei vari utenti (sia sull’e-commerce che sui singoli prodotti) 
  • Assistenza e Supporto Online: dubbi o domande sempre possono sorgere prima di proseguire l’acquisto, quindi è utile mostrarsi sempre disponibili al dialogo.

Oltre al Numero Verde per il Servizio Clienti ci si può appoggiare a servizi di terze parti come Chat, ChaBot e Assistenza con Ticket;

  • Pagamenti Rateali: in particolare per gli acquisti dai 100 euro in su , utilizzare servizi come Klarna o Clearpay, che permettono di suddividere il pagamento in rate, aiuta ad aumentare notevolmente le vendite. 

E se l’utente abbandona comunque il carrello?

Come già spiegato le best practice finora elencate possono contribuire a migliorare il tasso di conversione, ma comunque molti utenti continueranno ad abbandonare il carrello senza concludere l’acquisto.

Quindi quei carrello andranno persi?

Non è detto. In questa case history raccontiamo come è possibile recuperare i carrelli abbandonati e trasformarli in acquisti.