

Mentre stavo facendo tutt’altro stamattina mi sono imbattuto in un bellissimo articolo di ABC News dal titolo: ‘Facebook Dead’: How to ‘Kill’ Your Friends. Incredulo leggo l’esperienza di Rusty Foster che ha scoperto di essere morto la scorsa settimana nel momento in cui ha cercato di accedere alla sua utenza Facebook chiusa “PER DECESSO”.
Per chi non ci crede esiste infatti la pagina Memorialization Request ovvero RICHIESTA DI COMMEMORAZIONE che vi permette di segnalare a Facebook la morte di un vostro caro (parente, amico o addirittura altro). Facebook vi chiede alcuni piccoli dati della persona deceduta e il link che testimoni il decesso (ad esempio ad un articolo o ad un necrologio) ed il gioco è fatto… potete letteralmente UCCIDERE la vita sociale di una amico, di un ex amico o della vostra ex moglie.
La cosa diventa facile e disinvolta, in caso di omominia!
Infatti Rusty Foster è morto per Facebook sulla base di un omonimo nato nel 1924 e morto nel 2011 in uno stato diverso da quello in cui vive. Tra l’altro sostiene di non avere ricevuto via mail alcuna notifica dal suo account e ha scoperto il tutto solo dopo aver cercato di accedere alla sua pagina. Il risultato: un messaggio che gli diceva:” siamo dispiaciuti per la tua perdita”.
Dopo 27 ore tuttavia grazie ad un articolo pubblicato su Buzzfeed e ad un test effettuato da un giornalista l’account è resuscitato e Facebook gli ha permesso di ri accedere alla sua pagina. Nessun dato è stato nel frattempo modificato poichè Facebook aveva conservato quindi tutte le informazioni. Da segnalare il fatto che quando un account viene “COMMEMORATO” automaticamente Facebook rimuove dalla sidebar, dalla timeline e dalle ricerche degli amici qualsiasi informazione.
Fra le cose frustranti (a detta dello sventurato) il fatto di non poter cliccare su un bottone indicando” IO NON SONO MORTO”. Per il resto l’episodio è stato piuttosto divertente!
In una dichiarazione successiva rilasciata poi ad ABC NEWS Facebook ha dichiarato che il sistema è a posto al fine di rispettare la privacy del defunto.
Nella dichiarazione si legge: “Abbiamo progettato il processo di commemorazione per essere efficace per le famiglie e gli amici in lutto….inoltre abbiamo predisposto un processo d’appello per i rari casi in cui gli account sono stati eliminati per errore o involontariamente”.
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Ottimo articolo! Bellissimo Davvero!!
Grazie Maristell..